Stai pensando di lanciare una nuova attività imprenditoriale nel settore dell’abbigliamento? Allora sappi che le opzioni a tua disposizione sono davvero tante. In un articolo di un po’ di tempo fa ti abbiamo spiegato come aprire un negozio di abbigliamento e le regole principali da seguire. In questa guida invece analizziamo come aprire un negozio di abbigliamento da lavoro, un settore un po’ più di nicchia dove la concorrenza è comunque alta e che richiede una certa passione e specializzazione.
Nei seguenti paragrafi esaminiamo prima gli step burocratici da compiere, noiosi ma necessari, per poi concentrarci maggiormente sugli aspetti pratici.
Indice
Come aprire un negozio di abbigliamento da lavoro: gli investimenti necessari
Il primo aspetto da considerare riguarda ovviamente il lato economico. Stabilire con esattezza quali sono i fondi da investire è complicato, poiché sono tanti i fattori da tenere in considerazione a partire dall’affitto del locale e dalla sua ubicazione. Volendo dare una cifra indicativa, possiamo dire che per le prime fasi sono necessari almeno 30.000 euro.
Non pensare di rientrare subito della spesa fatta, anzi, il primo anno sarà sicuramente in perdita. Nel secondo anno dovresti andare in pari tra soldi spesi e soldi incassati e, se tutto fila liscio, dal terzo anno in poi dovrebbero arrivare i primi guadagni.
Il canale più gettonato è quello del finanziamento, ma ti conviene monitorare anche i bandi destinati alle attività per favorire l’imprenditoria giovanile, femminile o collocate nelle zone d’Italia più disagiate economicamente, che prevedono una parte del prestito concessa a fondo perduto e una parte che si può restituire a tassi agevolati.
I passi preliminari e gli aspetti burocratici
Prima di aprire qualsiasi attività, devi redigere un business plan, che tenga conto dei capitali necessari, di come ottenerli e di come investirli nel modo giusto. Questa è una fase delicatissima, perciò è opportuno rivolgersi ad un professionista.
Dopo aver stilato il business plan devi individuare il luogo dove sorgerà il negozio. Il locale deve essere sufficientemente spazioso e, oltre allo spazio per l’allestimento, devi pensare anche ad un’area destinata al magazzino.
Preferibilmente dovrebbe esserci un parcheggio, che attira maggiormente i clienti, e sarebbe un’ottima cosa avere una vetrina sulla strada per una maggiore visibilità. Non sarebbe male aprire un negozio in un centro commerciale, ma valuta l’appetibilità e soprattutto la presenza di potenziali clienti. Scegli poi i brand e i fornitori con i quali vuoi lavorare.
Inizia poi la parte burocratica, che prevede la comunicazione dell’inizio delle attività al tuo Comune di riferimento entro 30 giorni prima. Poi devi aprire la partita IVA e procedere alla costituzione della società.
Dopo che ti verrà assegnata la partita IVA, richiesta all’Agenzia delle Entrate e alla Camera di Commercio di competenza, puoi infine procedere all’iscrizione agli istituti INPS e INAIL, anche per gli eventuali dipendenti.
Target e fornitori
Terminata la parte burocratica, passiamo a quella pratica che maggiormente interessa il marketing. Per prima cosa devi identificare il tuo target di riferimento, quello che intendi raggiungere. Il settore degli abiti da lavoro è davvero molto vasto, quindi potenzialmente hai delle opzioni pressoché infinite.
Ovviamente non puoi pensare di fornire abiti per tutte le tipologie di lavoratori, né tanto meno puoi limitare l’offerta solo a 2 o 3 categorie. Fai una valutazione anche in base al luogo dove sorge il negozio.
Se nella tua zona ci sono molti bar e ristoranti, sarebbe una buona idea dedicare una vasta area di vestiario al settore della ristorazione. Se invece ci sono molti alberghi, dedica un’area alla vendita di vestiti per il settore ricettivo e alberghiero.
In ogni caso tieni a mente due cose: tutte le aziende necessitano di abbigliamento professionale e, periodicamente, devono provvedere ad un ricambio. Per questo motivo è utile monitorare le attività vicine per crearsi una base di clienti fissi e fidelizzati.
In base al tuo target ti risulterà più facile scegliere i fornitori con i quali collaborare, optando per quelli più affidabili e che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo.
Come aprire un negozio di abbigliamento: promozione offline e online
Per far decollare la tua attività chiaramente devi farti conoscere e aumentare la visibilità sul territorio. In questo frangente devi mixare sapientemente strategie di promozione offline e online. Le spese per la promozione devono essere inserite nel business plan, così sai quanto puoi destinare alle tue attività di marketing.
Sarebbe una buona idea collaborare con venditori che contattino le aziende al posto tuo, o magari sponsorizzare eventi e manifestazioni che ci sono sul territorio.
Poi ovviamente c’è tutta la parte dedicata alla promozione online, che non può assolutamente essere lasciata al caso. Sicuramente è preferibile avere un sito web ben fatto e strutturato, con una grafica avvincente e accattivante.
Affiancare al sito un blog con contenuti interessanti e pertinenti al settore è sicuramente una pratica virtuosa. Infine affidati a professionisti del settore per gestire e aggiornare quotidianamente le pagine social, che devono creare il giusto engagement e, oltre a promuovere la tua attività, fornire consigli adeguati in ambito lavorativo.
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