Determinare il costo del venduto in modo dettagliato e preciso è una delle attività di gestione economica di importanza cruciale per un’azienda.
Per effettuare questo calcolo, è necessario avere a disposizione pochi dati e tenere presente una formula semplice.
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Indice
La formula per calcolare il costo del venduto
Il costo del venduto si calcola considerando il costo delle esistenze iniziali, e sommando questo valore al costo delle merci acquistate. All’importo così ottenuto si sottrae il costo delle rimanenze finali. Il valore che otteniamo è quello che cerchiamo: il costo del venduto, appunto.
Si tratta dunque di un dato che fornisce una precisa indicazione sull’investimento finanziario che l’azienda – ipotizziamo un negozio di abbigliamento – ha fatto per acquistare le merci che ha poi effettivamente messo in commercio e venduto.
Risulta evidente che questo dato è sempre legato a un preciso orizzonte temporale che deve essere preso in considerazione, ed entro il quale devono essere strapolati i dati relativi a costo delle esistenze all’inizio del periodo considerato, delle merci acquistate in detto periodo e costo delle rimanenze alla fine dell’arco temporale di interesse. .
Nel caso di un negozio di abbigliamento di nuova costituzione, è chiaro che il costo delle esistenze iniziali sarà pari a zero, e il costo del venduto si otterrà sottraendo il costo delle rimanenze finali al costo delle merci acquistate.
A cosa serve calcolare il costo del venduto
Questo dato è così importante perché permette di ottenere un preciso conto economico a costo del venduto: permette cioè di valutare con maggior precisione il guadagno effettivamente ottenuto dalle vendite concluse in un certo periodo, e consente anche di valutare la proporzione tra il prezzo pagato per acquistare i capi di abbigliamento oggetto della propria attività commerciale e il ricarico effettuato sul prezzo di vendita.
Il conto economico riclassificato a costo del venduto
Dai dati così ottenuti è possibile ottenere un conto economico riclassificato a costo del venduto. Tramite questa procedura è possibile per l’analista economico suddividere i proventi e i costi aziendali in base alle aree gestionali, da quella produttiva a quella accessoria.
Come risulta chiaro, si tratta di un conto che deve essere effettuato secondo criteri differenti a seconda del tipo di attività svolta dall’azienda: un conto sarà effettuare questo tipo di calcoli per un’industria che trasforma materie prime in prodotti lavorati per poi rivenderli, e un conto sarà invece fare una riclassificazione a costo del venduto per una semplice attività commerciale – come, ad esempio, il nostro negozio di abbigliamento – che acquista prodotti già finiti per poi rivenderli.
Cosa non deve essere considerato
Non dovranno essere considerati in questo caso i costi relativi al processo produttivo, ma ci saranno comunque costi accessori di vario tipo, come affitti di locali e attrezzature, spese relative al personale o utenze.
Questo dato è utile per comprendere come si forma il reddito aziendale e per comprendere sia quali sono le aree che assorbono maggiori risorse, sia quelle che producono invece più guadagno.
Conclusione
Abbiamo visto quindi che calcolo costo del venduto e rimanenze finali sono dati importanti per comprendere l’andamento economico e finanziario del proprio negozio di abbigliamento.
Inoltre, effettuare un’operazione di dettaglio sul venduto e sulle rimanenze finali permette di comprendere quali sono i prodotti che producono maggior reddito e quali invece tendono a “stagnare” nelle rimanenze finali.
Questo permette di orientare in modo positivo gli acquisti della merce nel successivo esercizio commerciale. Affidarsi a un commercialista o a un analista economico è la cosa migliore, ma è possibile effettuare una prima analisi in autonomia: on line esistono diversi modelli per effettuare i calcoli descritti.
Il costo del venduto è un’analisi indispensabile per le attività commerciali. Un negozio di abbigliamento, ad esempio, non può fare a meno di utilizzare questo strumento, al fine di chiarire le spese effettuate per acquistare la merce venduta e valutarne la consistenza rispetto al guadagno effettivamente ottenuto.