Se vuoi aumentare la visibilità del tuo brand online, devi chiederti come postare su LinkedIn. Questa piattaforma, nata per mettere in contatto aziende e professionisti, è diventata un punto di riferimento per ogni settore lavorativo. Vale sicuramente la pena sfruttare questo strumento, soprattutto se hai un’attività che opera online.
Sono tante le modalità per postare su LinkedIn, quindi devi scegliere con oculatezza il contenuto che ritieni più adeguato in base al tuo business di riferimento e anche al tuo target di pubblico.
In questa mini-guida analizziamo le principali tipologie di contenuti: dagli articoli ai post, fino agli hashtag e ai video.
Indice
Come postare su LinkedIn: gli articoli
L’articolo su LinkedIn è una soluzione molto pratica, soprattutto se non hai un sito web, per farti conoscere e fare personal branding.
A tua disposizione ci sono ben 40.000 caratteri e puoi aggiungere: il titolo e i sottotitoli, la formazione, i link, i video e le immagini.
L’articolo, essendo più lungo, magari non garantisce lo stesso livello di engagement come un post o un video.
É infatti un contenuto più specifico e approfondito, quindi il target di pubblico al quale ti riferisci dovrebbe essere esperto del settore o comunque desideroso di ampliare le proprie conoscenze.
I post
I post erroneamente vengono talvolta confusi con gli articoli, ma sono contenuti abbastanza differenti soprattutto nella forma.
Innanzitutto in un post non è possibile modificare la formattazione, quindi non sono disponibili il grassetto, il corsivo o altro. Al massimo puoi utilizzare il maiuscolo e gli spazi.
Come per gli articoli, anche per i post sono sconsigliati i muri di testo che scoraggiano il lettore e incidono negativamente anche sulla fluidità di lettura.
In basso nella piattaforma ci sono varie icone che ti consentono di scegliere la tipologia di post. Oltre a scrivere il testo puoi svolgere una serie di attività come:
- aggiungere una foto, un video o un documento;
- inserire la ricerca di personale;
- celebrare un’occasione;
- fare un sondaggio.
Nel post puoi inserire fino a 3.000 caratteri, quindi è decisamente più breve rispetto ad un articolo. Puoi usare anche delle emoji o delle righe vuote, che però non contano come un carattere ma come due.
Meglio scrivere post lunghi o post corti? Dipende da quello che vuoi comunicare al tuo pubblico.
Se punti alla massima praticità per comunicare un messaggio diretto e senza fronzoli, la cosa migliore è un post corto ed essenziale.
Se invece vuoi scrivere contenuti più approfonditi con l’aggiunta di informazioni che rappresentano realmente un valore aggiunto, allora puoi virare tranquillamente su un post lungo sfruttando tutti i 3.000 caratteri a disposizione.
L’importante, che sia post o articolo, è adottare sempre lo stesso tone of voice aziendale per dare un’idea di continuità al tuo pubblico, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.
Gli hashtag
Un altro strumento che può essere particolarmente utile per i post, ma all’occorrenza anche per gli articoli, è l’hashtag.
Nati su Twitter, gli hashtag si sono diffusi rapidamente per il loro modo di comunicare fresco e intuitivo, ma anche per la loro praticità.
Gli hashtag, cioè parole precedute dal simbolo #, sono a tutti gli effetti aggregatori di contenuti e rappresentano ottimi alleati nelle ricerche.
Tra l’altro sono poche le persone che li usano nel modo corretto e quindi, se impari a maneggiarli con padronanza, puoi farti trovare molto più facilmente e acquisire un vantaggio sui tuoi competitor.
Inserendoli nei tuoi post sarà più facile farti trovare per i topic del tuo settore. Li puoi usare anche per effettuare delle ricerche e trovare rapidamente ciò che ti interessa o che stai cercando.
Infine, oltre a capire quante e quali persone sono interessate ad un determinato argomento, puoi ampliare senza troppi sforzi la tua rete.
Esistono diverse strategie per usare gli hashtag, ma sarebbe preferibile usarne al massimo 5 saggiamente divisi tra quelli che riguardano il tuo brand e quelli che riguardano l’argomento trattato.
Come postare su LinkedIn: i video
Un’alternativa molto efficace ai contenuti e ai post sono i video, più diretti e più coinvolgenti. Combinando una buona strategia di video, post e articoli puoi conseguire risultati davvero molto soddisfacenti.
Su LinkedIn possono essere inseriti esclusivamente video nativi, cioè vanno caricati direttamente sulla piattaforma. Per intenderci non possono essere inseriti link che rimandano ad una piattaforma esterna, come Vimeo o Youtube.
Chiarito questo punto, sappi che puoi creare video con una lunghezza massima fino a 10 minuti. Cliccando su “done” puoi successivamente andare sulla matita e apportare le modifiche sulle informazioni per inserire ulteriori approfondimenti che possono interessare il visitatore.
Scorrendo verso il basso puoi anche scegliere un’immagine di copertina del tuo video e caricare un file con i sottotitoli, favorendo la fruizione anche per chi non può utilizzare l’audio.
Chi è in ufficio oppure chi è in metropolitana o sull’autobus, non ha la possibilità di ascoltare l’audio del video. Ecco perché l’inserimento di sottotitoli è una tecnica molto diffusa che consente di poter fruire dei video del proprio brand in qualsiasi momento.
Foto: Pixabay