Le aziende piccole, medie o grandi proiettate verso un mercato sempre più digitalizzato devono sapere cos’è il marketing automation e perché è uno strumento imprescindibile.
La pandemia ha imposto cambiamenti destinati a durare nel tempo, per quanto riguarda il marketing per negozianti e per aziende.
Il mondo intero viaggia ormai ad un ritmo sempre più veloce ed i consumatori sono abituati a ricevere servizi repentini ed automatizzati. Automatizzazione è proprio la parola d’ordine che muove le attività di marketing ed i flussi di lavoro, rendendoli sempre più efficienti da un punto di vista operativo.
Il risultato finale garantisce un aumento dei ricavi ed un rafforzamento delle relazioni con i clienti, con conseguente fidelizzazione.
Indice
Cos’è il marketing automation e quali attività abbraccia?
Quando si parla di marketing automation si fa riferimento ad una serie di processi e tecnologie che automatizzano le comunicazioni. Basandosi sui comportamenti dei consumatori, vengono adottate azioni per convertirli in clienti fidelizzati.
I marketer possono così personalizzare la customer experience, assecondando ogni specifica esigenza e necessità. Una delle tecniche più diffuse è l’email marketing, che consente di seguire il cliente e tenerlo aggiornato sulle ultime offerte e promozioni.
Capita spesso che un cliente, dopo aver acquistato presso un negozio fisico oppure online, si “dimentichi” del brand senza fare ulteriori acquisti. L’email marketing è una delle tante tecniche per consolidare il rapporto con i clienti e poi fidelizzarli.
Altre attività molto diffuse sono:
- CRM Integration;
- marketing analytics;
- social media marketing;
- landing pages.
I vantaggi del marketing automation
Il marketing automation garantisce una serie di vantaggi tangibili per l’azienda, a partire dal taglio dei costi e dei tempi.
Molte attività vengono infatti automatizzate e tutte quelle azioni noiose e ripetitive, precedentemente affidate a personale umano, vengono svolte direttamente da software e robot.
I processi risultano molto più snelli e veloci, con un margine di errore vicinissimo allo zero. Le stesse risorse interne vengono liberate da compiti gravosi, potendo concentrarsi sul “core business” dell’azienda e mettendo a frutto le loro capacità.
I dipendenti si sentono anche più valorizzati e, di conseguenza, risultano più produttivi. Si stima che l’automatizzazione dei processi garantisca un risparmio di tempo pari al 74%.
Ne scaturisce un maggior coinvolgimento dei clienti fino al 68%, condizione che ne favorisce l’engagement, anche grazie ad una aumento della frequenza delle comunicazioni.
Secondo un’indagine il marketing automation aumenta anche le opportunità di up-selling, garantendo un maggior profitto nel corso delle singole vendite.
Grazie ai processi di marketing automation le aziende possono inviare un’email di ringraziamento ad un nuovo contatto, oppure spedire messaggi di auguri a Pasqua e Natale. Piccole carinerie che i clienti sicuramente apprezzeranno.
L’importanza di sostenere le relazioni
Si potrebbe obiettare che l’automazione dei processi, soprattutto quando si parla di relazioni con i clienti, rischi di “disumanizzare” le aziende, rendendo i rapporti troppo robotici e schematici.
In realtà il marketing automation non è finalizzato tanto a creare le relazioni, quanto piuttosto a nutrirle e sostenerle. L’azienda non deve mai perdere il suo lato umano, che anzi deve restare un pilastro fondante della sua filosofia.
I processi di marketing automation aiutano, utilizzando apposite strategie e tecnologie, ad offrire contenuti personalizzati e tagliati su misura per ogni cliente.
In questo modo il servizio di assistenza può targettizzare i suoi clienti, così da conoscere da subito le loro esigenze, le preferenze e le abitudini d’acquisto.
Il cliente avverte l’attenzione che l’azienda rivolge nei suoi confronti, quindi non si sente un numero ma una persona realmente seguita e “coccolata” con azioni mirate e specifiche.
Cos’è il lead nurturing
L’obiettivo di ogni azienda è intercettare i lead, cioè persone che hanno mostrato interesse verso un’azienda. Questo interesse può essere palesato tramite la condivisione dei propri contatti o l’accesso ad un sito web o una pagina social.
Queste azioni non vanno assolutamente ignorate, anzi l’azienda deve coltivare il rapporto con il lead e fornirgli una serie di vantaggi per trasformarlo in cliente.
In tale contesto si innesca il lead nurturing, una delle tecniche connesse al marketing automation. I programmi di lead nurturing sono destinati, tramite la creazione di appositi contenuti, ad instaurare un rapporto di fiducia tra azienda e contatto per favorire una conversione, anche in futuro.
Durante questo processo le aziende devono segmentare i profili, così da personalizzare l’offerta e fornire i contenuti più pertinenti per ogni contatto.
Ci sono ad esempio potenziali clienti che, pur mostrando interesse verso un prodotto o un servizio, decidono di rimandare l’acquisto.
I motivi possono essere tanti. Magari non sono convinti al 100%, non hanno ancora il budget necessario per procedere all’acquisto o lo hanno programmato tra qualche mese.
Sono i cosiddetti lead “dormienti”, che devono continuamente essere monitorati e attenzionati. Tramite una serie di azioni mirate e personalizzate, destinate a fissare il brand al primo posto nella mente del consumatore, bisogna attendere fino al risveglio del lead per acquisirlo come cliente.
Il marketing automation è il futuro ma anche il presente del mercato e le aziende, per affrontare i cambiamenti imminenti già in atto, non possono ignorare questa tecnica se vogliono continuare ad essere affidabili e competitive.
Fonte foto: Pixabay