Cos’è la slow fashion, la moda etica che ha conquistato piccoli e grandi brand

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Cos'è la slow fashionIn questo articolo ti spiego cos’è la slow fashion, una modalità di produzione etica di capi d’abbigliamento in netta contrapposizione alla fast fashion.

Oggi molte aziende preferiscono la quantità alla qualità e scelgono di vendere abbigliamento di seconda mano, la cui lavorazione si basa su una produzione commerciale che mortifica l’artigianalità e i dettagli tipici del made in Italy.

Il problema è che viene meno non solo la qualità, ma anche la durabilità del prodotto. Viviamo un periodo storico dove tutto viene fatto di fretta e ogni acquisto sembra essere il risultato di un solo e frettoloso clic dal divano solo per avere trovato un capo di abbigliamento ad un prezzo conveniente.

Questo treno in corsa che non mostra cenni di rallentamento, però, non è apprezzato da tutti ed è per questo che si sta cercando di cambiare questa tendenza negativa. Che tu abbia un negozio fisico di abbigliamento o un e-commerce, puoi fare una scelta saggia che porterà a feedback positivi da parte dei tuoi clienti. La soluzione si chiama slow fashion.

Cos’è la slow fashion?

Slow fashion è un termine inglese che significa “moda lenta” e fa riferimento ad un diverso approccio al consumo per insegnare e riportare in alto alcuni valori tra cui:

  • un prodotto resistente e duraturo nel tempo;
  • rivalutazione della manodopera e paga equa;
  • materiali di qualità ed ecosostenibili.

Una tendenza che va contro quelli che sono i principi del consumismo. Si cerca di comprare meno, ma valorizzando la qualità del prodotto e la sua durabilità. In questo modo chi vende può valutare al giusto prezzo la qualità della manodopera e chi compra può godere di un prodotto comodo, di qualità e che dura nel tempo.

Quindi la slow fashion è l’esatto opposto della fast fashion che, invece, viene associata all’abitudine comune di comprare molto senza valutare la qualità costruttiva del prodotto.

Una modalità di produzione etica che, oltre a produrre capi di qualità e che durano nel tempo, riduce notevolmente l’impatto ambientale a beneficio del nostro malridotto pianeta.

A questo punto mettiamo a confronto la slow fashion e la fast fashion per comprendere meglio le differenze.

Quali sono i pro e i contro della fast fashion?

La fast fashion dà la possibilità di acquistare molti capi d’abbigliamento a basso costo, così da poter riempire e diversificare il proprio guardaroba. Tuttavia il risparmio diventa relativo se si considera che certi vestiti poi diventano inutilizzabili anche dopo poco tempo per diverse possibili ragioni.

Una di queste è la scarsa qualità dei materiali e proprio per questo motivo la manodopera è sempre meno valorizzata e pagata. Le aziende producono e vendono una quantità enorme di articoli prodotti in serie e in modo automatizzato, che di fatto creano una moda appiattita e uguale in tutto e per tutto.

Ragionando in termini etici, la fast fashion crea lo sfruttamento della manodopera. I capi d’abbigliamento vengono prodotti a prezzi stracciati, quindi si saltano diverse fasi dello sviluppo come quelle manuali che in ogni caso vengono anche sottopagate.

Infine c’è da fare i conti con l’inquinamento, uno dei principali nemici della slow fashion che ha l’obiettivo di invertire le tendenze del fast fashion e stimolare acquirenti e negozianti a valorizzare prodotti di qualità che abbiano cura del processo di lavorazione e di impatto sul pianeta.

I brand sempre più interessati alla slow fashion

Sebbene di brand slow fashion ce ne sono ancora pochi, molte importanti aziende si stanno avvicinando a questo nuovo concetto di moda etica, tra le quali spiccano Timberland e 4Ocean.

Quali sono i fattori che definiscono se un brand è slow fashion oppure meno? La risposta non è semplice, o meglio, bisognerebbe conoscere l’effettivo ciclo di produzione seguito da un brand. Oltre alle origini del prodotto inoltre è fondamentale conoscere anche i processi di smaltimento, che naturalmente non devono impattare sull’ambiente circostante.

Se quindi hai deciso di aprire un’attività sulla linea di questa tendenza, lavora principalmente sulla chiarezza e sulla trasparenza del processo di lavorazione di quello che metti in vendita. Chi acquista apprezza particolarmente queste informazioni.

Slow fashion, la tendenza del futuro

Fast fashion e slow fashion sono quindi due tendenze che marciano in direzioni opposte. La slow fashion in Italia ha trovato terreno fertile, anche per l’alto numero di artigiani presenti nel nostro paese che rivendicano la loro abilità manuale, ma anche per la sensibilità verso temi ambientali che in questi ultimi anni si fa sempre più forte.

Il processo di penetrazione di questa idea di mercato non è veloce, soprattutto se si vedono le problematiche economiche che stanno colpendo molte famiglie di recente. Quello che si può fare, però, è diffondere le informazioni, fare passaparola su questa scelta e sul perché potrebbe avere più senso comprare meno prodotti ma di qualità.

Per differenziarti dalla concorrenza e offrire un servizio davvero diverso e innovativo la slow fashion potrebbe rappresenta una svolta fondamentale per la tua attività. Vendere prodotti di qualità, identificativi e che rendono felici i tuoi clienti migliora la tua brand awareness e la soddisfazione dei clienti.

Foto: Twitter

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Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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