Ditta individuale o srl per un negozio di abbigliamento?

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Nel momento in cui si decide di avviare una nuova idea imprenditoriale, come può essere quella di aprire un negozio di abbigliamento, scegliere la forma giuridica dell’attività è il primo passo per la buona riuscita del progetto.

Da ditta individuale a srl, la situazione può cambiare molto: in base alla forma scelta, infatti, si potrà godere o meno di alcuni sgravi fiscali o avere incombenze contabili e gestionali più o meno pesanti (come ad esempio calcolare il costo del venduto): per queste ragioni è necessario richiedere, prima di tutto, la consulenza di un professionista del settore, e poi prendersi tutto il tempo necessario per fare una scelta oculata, sulla base anche delle novità previste dalla normativa in materia societaria e fiscale.

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Ditta individuale o srl: pro e contro

La scelta tra queste due forme imprenditoriali è dunque la prima decisione da prendere, prima di poter procedere all’avvio di un negozio di abbigliamento o di un altro business.

Gli aspetti positivi della scelta della ditta individuale derivano soprattutto dalla semplicità di costituzione e gestione, nonché dalla possibilità di accedere a regimi fiscali vantaggiosi.

Non serve un capitale eccessivo per l’apertura ed inoltre, essendo un’attività gestita da un unico imprenditore, c’è maggiore autonomia nelle scelte senza dover attendere l’ok dei soci.

Non sono richiesti libri sociali, ma solo quelli obbligatori previsti dalla normativa fiscale. Una ditta individuale è facile da costituire, così come da liquidare e chiudere. Basta chiudere la partita IVA e comunicare la cessazione dell’attività all’INPS, all’INAIL ed alla Camera di Commercio.

Per avviare una ditta individuale al fine di gestire un negozio di abbigliamento è sufficiente infatti aprire partita IVA e successivamente registrarsi presso la Camera di Commercio della città in cui l’attività sorgerà.

Occorre anche iscriversi – se non lo si è già fatto in passato – alla gestione separata dell’INPS, per poter effettuare il versamento dei contributi pensionistici. Infine, dovrà essere fatta l’iscrizione all’INAIL, per assicurarsi contro eventuali infortuni sul luogo di lavoro.

Da ditta individuale a srl: cosa implica?

Da ditta individuale a srl,  invece, le incombenze per l’apertura cambiano, così come le spese di costituzione. Se con la ditta individuale le spese ammontano a poche decine di euro, per aprire srl semplificata, è necessario rivolgersi a un notaio e sottoscrivere un capitale sociale che non può essere inferiore a 10.000 euro.

Il grande vantaggio derivante dalla scelta di una SRL – Società a Responsabilità Limitata – deriva dal fatto che il socio non risponde di eventuali ammanchi con il proprio patrimonio personale, al contrario di quanto avviene con la ditta individuale, in cui la persona fisica risponde in tutto e per tutto delle questioni finanziarie legate alla propria attività professionale.

Perciò, a fronte di una procedura di costituzione e anche di gestione più complessa, la scelta di aprire una srl garantisce una maggior tutela economica, aspetto che potrebbe essere importante quando si decide di aprire un’impresa che richieda un certo sforzo economico iniziale, come nel caso di un negozio di abbigliamento.

Srl ordinaria e semplificata

Grazie ad alcuni aggiornamenti che si sono avuti negli ultimi anni nella normativa vigente in materia, oggi è possibile scegliere tra due tipi di srl, qualora si sia deciso di optare per questo tipo di società: si tratta della srl ordinaria e della srl semplificata, indicata con la sigla srls.

Le incombenze per la costituzione sono simili, ma cambia il limite minimo di sottoscrizione del capitale. Infatti, nel caso di srl semplificata il capitale sociale può ammontare anche soltanto a 1 euro. Viene inoltre stabilito un limite massimo di capitale, che non può superare i 10,000 euro. Infine, l’atto costitutivo presso il notaio non deve essere pagato.

Dunque, aprire srl semplificata vuol dire puntare su una forma societaria più leggera, anche se maggiormente sottoposta ad alcune regole: in effetti, se nella srl ordinaria i soci hanno una certa libertà nella gestione, nella srls c’è un maggior numero di vincoli da rispettare.

Per quanto riguarda l’attività avviata, i costi di gestione srl semplificata sono in tutto e per tutto gli stessi rispetto a quelli di una società a responsabilità limitata di tipo tradizionale, sia per quel che riguarda la pressione fiscale che rispetto agli adempimenti burocratici dovuti.

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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