Come aumentare i clienti con il gamification marketing

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Tempo di lettura articolo: 6 minuti

Quante volte, da adolescente, hai dovuto combattere con i rimproveri dei tuoi genitori che ti dicevano di non perdere tempo a giocare ed impegnarti di più nello studio?

Tantissime! Per questo sarebbe curioso sapere la loro opinione sul fatto che oggi le attività di gioco sono state rivalutate, trasformandosi da passatempi per ragazzi in esperienze capaci di coinvolgere persone di ogni età.

Un fenomeno che non è passato inosservato, soprattutto alle aziende del settore retail, le quali hanno cominciato ad utilizzare il gioco (in varie modalità) non più come semplice elemento di svago e divertimento, ma come mezzo per guidare le scelte di acquisto degli utenti.

In realtà, l’uso di attività ludiche per incentivare un certo comportamento non è una novità assoluta, tuttavia, nessuno prima le aveva fatte diventare una vera e propria tecnica di marketing, che fa leva sulle più moderne forme di comunicazione digitale.

Così è nata una strategia di vendita rivoluzionaria, destinata a dominare la scena negli anni a venire: il gamification marketing.

Se non ne hai mai sentito parlare non preoccuparti; si tratta di un sistema nato da poco, ma che quasi certamente avrai sperimentato come consumatore perché sempre più aziende di tutto il mondo lo utilizzano per aumentare il numero dei propri clienti.

Questo significa che puoi servirtene anche tu.

Vuoi sapere in che modo?

Mettiti comodo e goditi la nostra guida su come fare gamification marketing per la tua attività fashion retail.

Cos’è il gamification marketing

Partiamo dalle basi: per gamification marketing o strategia della ludicizzazione si intende una tecnica innovativa che, utilizzando le dinamiche tipiche del gioco (soprattutto quello dei videogames), stimola l’interesse dei clienti nei confronti di un brand o di un prodotto specifico, in maniera leggera, senza esporli ad una pubblicità diretta ed invasiva, per instaurare con loro una relazione duratura nel tempo.

In pratica, attraverso la creazione di un’attività di gioco, l’utente viene stimolato a compiere determinate azioni, facendo leva sul suo desiderio di successo e di accettazione sociale, per vivere un’esperienza d’acquisto indimenticabile.

L’obiettivo del gamification marketing è coinvolgere emotivamente il consumatore per fargli conoscere il brand, accrescere la sua notorietà, aumentarne e rafforzarne il livello di fidelizzazione e raccogliere quante più informazioni utili è possibile, da riutilizzare a fini commerciali.

Spingendo il cliente a giocare e diffondere la sua azione tramite social o passaparola per renderla virale, con la gamification è possibile attirare un numero sempre maggiore di utenti profilati, conoscere le loro preferenze e studiarle per proporre esperienze d’acquisto specifiche.

In questo modo, per il negoziante è possibile ottenere il massimo risultato con il minimo investimento, sfruttando al meglio i punti di forza offerti della strategia, su tutti la cura del rapporto umano con il cliente (anche attraverso la customer experience) e ricoprire un ruolo da protagonisti in un mercato sempre più competitivo e digitalizzato.

Anche perché, secondo alcune stime, nel 2020 la gamification creerà un giro d’affari di 12 miliardi di dollari, a dimostrazione del fatto che restare fossilizzati solo su tecniche di comunicazione tradizionali non ha più molto senso, soprattutto se si vuole raggiungere il target dei nativi digitali, quello che acquista di più online.

Gamification marketing: esempi

Dalle missioni interattive ai giochi a punti, passando per le sfide con gli altri utenti, le applicazioni pratiche del gamification marketing sono così tante che l’unico limite è rappresentato dalla creatività.

Tuttavia, al di là della modalità utilizzata, ogni azione si conclude sempre con la vincita di un premio da parte del giocatore, che può essere un prodotto, uno sconto o una promozione riservata.

Anche i mezzi con i quali veicolare la strategia sono diversi: siti web, pagine social,  app mobile dedicate contribuiscono ognuna alla creazione di un vero e proprio gamification content marketing per l’azienda.

A questi va aggiunto il gamification email marketing, che sfrutta i messaggi di posta elettronica per coinvolgere maggiormente gli iscritti alla lista e dare valore ai loro contenuti (commenti, recensioni, valutazioni, testimonianze, ecc.) tramite un percorso studiato per ottenere feedback positivi premiando chi ne da la massima diffusione e avere così dei veri brand ambassador a costo zero.

La gamification, però, non si sviluppa solo online, infatti è possibile creare strategia di gioco che si concretizzano nel momento stesso dell’acquisto, tramite totem o installazioni all’interno del punto vendita.

Tutto ciò in attesa che prendano forma i gamification marketing trend futuri come la creazione di appositi design comunicativi e l’utilizzo dei visori per la realtà aumentata, in modo da sviluppare la strategia al massimo delle sue potenzialità e creare,  attorno ai brand o ai singoli prodotti, una comunità di clienti fedeli.

Gamification marketing: strategie

Ma quali sono gli elementi da tenere in considerazione per creare una strategia di gamification marketing davvero efficace?

Come per ogni altra azione di questo tipo, il punto di partenza è avere ben preciso in testa da dove partiamo, dove vogliamo arrivare e in che modo.

Una volta definito ciò è possibile utilizzare diverse tecniche per concretizzare quello che abbiamo pianificato.

Pertanto, è fondamentale stabilire a monte gli obiettivi da raggiungere, ad esempio il numero di persone da coinvolgere, l’impatto sulle vendite o l’aumento di riconoscibilità del brand, e dotarsi di strumenti che permettano di misurare i risultati ottenuti, valutarli ed eventualmente modificare qualcosa.

Altri elementi importanti per fare un’ottima brand gamification sono l’utilizzo di uno storytelling avvincente, cioè una narrazione in linea con il posizionamento del brand e capace di coinvolgere gli utenti e la definizione di regole di gioco chiare e precise, che mostrino senza ombre il meccanismo di assegnazione dei premi, in modo da assicurarsi una maggiore partecipazione da parte del proprio target di riferimento.

Inoltre, è bene realizzare sempre un piccolo studio sul programma di gamification che si vuole attuare, in modo da verificare la sua effettiva validità o meno tramite processi di monitoraggio ed ottimizzazione come gli A/B test.

Solo in questo modo la gamification può rappresentare un valore aggiunto sia per l’azienda che per l’utente e raggiungere i risultati auspicati.

Anche perché una strategia di gamification marketing non è solo una scelta dettata dalla tecnologia che si ha a disposizione, piuttosto un metodo ben definito, sul quale bisogna avere molto chiari, oltre che gli obiettivi, anche il target da coinvolgere, il budget da investire e il prodotto/servizio da sponsorizzare.

Quindi, non fermarti solo alla realizzazione pratica del gioco, ma tieni d’occhio i diversi elementi per ottenere una combinazione perfetta, in grado di aumentare l’engagment del cliente, stimolarlo in maniera continua e fargli vivere un’esperienza d’acquisto significativa.

Tuttavia, ricorda che la gamification non è la soluzione ad ogni problema, infatti non è detto che sia sempre la strategia migliore da adottare per stimolare il proprio target o veicolare un messaggio in maniera efficace.

Gamification marketing: case study

La gamification è attualmente la strategia marketing di maggiore successo, che permette alle aziende che la utilizzano di ottenere un significativo aumento di clienti acquisiti e fidelizzati.

Per questo, per concludere la nostra guida, voglio mostrarti 3 esempi pratici di strategie di gamification marketing realizzate da aziende del settore fashion retail.

La Rinascente, per attirare nei suoi negozi un numero sempre maggiore di Millennials (la generazione dei nati tra il 1980 e il 2000) ha creato un’applicazione per smartphone capace di reiventare la loro esperienza di acquisto.

L’app, oltre a mostrare i prodotti che è si trovano nei vari punti vendita, suggerisce agli utenti gli outfit più indicati per loro in base alle informazioni fornite al momento dell’iscrizione, propone giochi e sfide coinvolgenti con diverse ricompense come, ad esempio, buoni shopping, da la possibilità di acquistare capi e ritirarli in negozio e, in più, presenta una sezione social dove gli appassionati di moda si conoscono e chiacchierano tra loro.

Anche Original Marines, qualche tempo fa, si è lanciato nel mondo del gamification marketing con un concorso nel quale si chiedeva ai clienti di mostrare la propria fedeltà al brand tramite una serie di azioni da svolgere sia nel punto vendita (come l’acquisto di un capo) che online (condivisione di un post sui social o iscrizione alla newsletter).

Concluse le varie missioni, gli utenti ottenevano dei punti, da sommare, e chi alla fine ne totalizzava di più vinceva un premio.

La gamification, oltre che per i negozi fisici, è un ottimo strumento di marketing anche per gli e-commerce, per fidelizzare i clienti e rafforzarne il senso di appartenenza al brand.

In tal senso, l’esempio migliore è quello di Bonobos, lo shop online di abbigliamento maschile che, in occasione della Pasqua, ha creato una caccia al tesoro all’interno del sito.

I primi 50 utenti che riuscivano a trovare il personaggio nascosto tra i capi in vendita vincevano un coupon.

In questo modo, sfruttando a pieno le dinamiche del gioco, l’azienda americana è riuscita, in un colpo solo, ad incentivare la scoperta dei propri prodotti ed aumentare il tempo medio di navigazione dell’utente.

In un settore come quello del fashion retail dove i clienti sono sempre più digitalizzati, le aziende hanno bisogno di essere presenti ovunque e in qualsiasi momento, in maniera innovativa e inaspettata.

Per tale motivo, creare una strategia di gamification marketing è sicuramente una scelta di successo.

Presentarsi ai propri potenziali clienti sfruttando le dinamiche del gioco, anche se il proprio core business è lontano anni luce da quello dell’intrattenimento, è la maniera migliore per mostrarsi al passo con i tempi ed affrontare da vincitori le sfide del mercato, facendo leva sulle emozioni più positive delle persone per aumentarne il coinvolgimento, lasciargli un segno indelebile nella mente e conquistare così la loro fiducia, fidelizzandoli nel tempo.

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Giuseppe Celentano
Marketing Director di MagicStore

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