Marketing Conversazionale: i vantaggi dell’approccio innovativo agli utenti

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Tempo di lettura articolo: 4 minuti

Negli ultimi anni, il panorama del marketing è fortemente cambiato passando da pubblicità volte a colpire indistintamente quante più persone possibili a pubblicità con un alto livello di targetizzazione.

Per questo, oggi le aziende hanno la possibilità di parlare direttamente con i propri clienti e raccogliere feedback sui servizi in modo da offrirgli un’esperienza d’acquisto su misura per le loro esigenze.

Il dialogo avviene tramite diversi canali online (social media, blog, e-mail, ecc.), quelli più utilizzati dagli utenti e sui quali si trovano maggiormente a loro agio.

Canali di cui anche le attività fashion retail hanno compreso la potenza, come strumenti utili a tastare il polso del pubblico e conoscere il loro pensiero.

Un approccio innovativo nei confronti dei clienti, che sta assumendo un ruolo centrale nelle modalità comunicative dei brand, tanto da diventare una vera e propria strategia destinata a rivoluzionarne il rapporto.

Questa strategia si chiama marketing conversazionale.

Cos’è il marketing conversazionale?

Il marketing conversazionale è quel campo della comunicazione pubblicitaria dedicato al dialogo con i potenziali clienti, allo scopo di raccogliere opinioni, idee e suggerimenti che possano migliorare l’azienda e i suoi servizi.

Il principio fondamentale su cui si basa questa tecnica è l’ascolto dell’utente, in modo da scoprirne i bisogni e venire incontro alle sue necessità.

Il marketing conversazionale, dunque, è un modello di comunicazione bidirezionale che, sfruttando al massimo la potenza delle moderne app di messagistica (Messenger, Whatsapp, Telegram, ecc.) dà agli imprenditori la possibilità di raggiungere direttamente il proprio target di riferimento per stabilire relazioni più “umane e reali”.

In questo modo, le aziende possono guidare le conversioni e generare un numero maggiore di potenziali clienti, in maniera molto più semplice rispetto ai canali di vendita tradizionali.

Mentre i consumatori hanno a disposizione una tipologia di comunicazione più efficiente, facile e accessibile, che gli permette di ottenere le informazioni di cui necessitano quasi all’istante.

Ciò genera tra brand e cliente un rapporto che non li fa sentire trattati come numeri o semplici collegamenti all’interno di una catena, bensì riconosciuti ed apprezzati come parte integrante di una relazione alla pari, amichevole e familiare.

Una relazione che contribuirà ad aumentare il loro livello di fiducia, spingendoli all’acquisto in maniera del tutto naturale.

Perché utilizzare il marketing conversazionale

Attraverso una strategia di marketing conversazionale è possibile creare un tipo di comunicazione personalizzata con ciascun cliente che, in questo modo, non è più il lato “passivo” del dialogo con il brand, ma ne diviene parte più che attiva.

Così viene sorpassato il concetto di relazione come semplice assistenza per fare spazio ad una vera e propria estensione del servizio, che diventa tutt’uno con il prodotto e con il percorso di acquisto del cliente.

Il brand si trasforma nel migliore amico dell’utente, mostrando una disponibilità totale nei suoi confronti, rispondendo a tutte le domande ogni volta che lo desidera ed offrirgli un’esperienza di rapporto davvero autentica.

Questo contribuisce ad abbreviare e semplificare il ciclo di vendita, dal momento che diminuiscono gli step all’interno del processo favorendo un acquisto d’impulso.

Ma anche ad aumentare il grado di fidelizzazione degli utenti, che hanno tutto il tempo e gli strumenti per valutare l’acquisto nel tempo ed essere così sicuri e soddisfatti della loro spesa, tornando a farlo con buona frequenza.

Gli strumenti per il marketing conversazionale

Con il marketing conversazione anche la gestione del cliente diventa più efficiente per merito di uno strumento fondamentale: il chatbot.

Per capirne l’importanza c’è un sondaggio effettuato dall’agenzia di marketing Convince&Convert che testimonia come il 40% dei consumatori online si affidi a loro per ottenere una risposta rapida sul prodotto da acquistare.

Questo perché i chatbot sono in grado di rispondere ad un gran numero di richieste e smistare automaticamente i quesiti più complessi ad operatori umani che hanno maggiori conoscenze.

In più, imparano dalle interazioni precedenti diventando capaci di rispondere, in autonomia, a quesiti via via più complessi.

In questo modo, le aziende possono essere costantemente disponibili per i clienti senza sostenere grossi costi, aumentano così i loro profitti.

Inoltre, interagendo con gli altri sistemi aziendali, i chatbot forniscono enormi quantità di informazioni sugli utenti che hanno interagito, contribuendo a definirne meglio il profilo per poter fare altre attività di marketing come, ad esempio, up-selling e cross-selling.

Ciò facilita anche l’esplorazione dei dati, con la possibilità di fare analisi sui futuri comportamenti d’acquisto dei potenziali clienti.

4 regole per fare marketing conversazionale

Se adesso stai pensando di adottare una strategia di marketing conversazionale per la tua azienda, esistono 4 regole che devi tenere ben presenti per centrare gli obiettivi che ti sei prefissato.

Ascolta attentamente ciò che hanno da dirti i clienti

Sembra scontato, eppure molte aziende che utilizzano il marketing conversazionale pensano che questa attività si limiti al momento del dialogo vero e proprio.

In realtà, essa serve anche a sollecitare e pianificare la conversazione, in modo da condurre naturalmente il cliente all’acquisto. Per questo è importante prestare attenzione fin da subito alle richieste degli utenti, in modo da soddisfarle nel più breve tempo possibile

Vesti i panni del buon mediatore

Uno dei pochi rischi del marketing conversazionale è quello di sovra-esporre la tua attività al pubblico, cosa che in alcuni casi può porti di fronte ad un utente particolarmente critico nei confronti del brand o dei prodotti e pronto a lasciare commenti indesiderati sui vari canali di contatto.

In questi casi, è importante mantenere la calma e non reagire in maniera impulsiva ma arginare il malcontento in maniera professionale, senza alimentare polemiche o altro

Accetta le critiche negative

Avere un feedback negativo sulla propria attività, sui propri prodotti o sui servizi offerti non piace a nessuno, tuttavia è bene accogliere ed accettare un’opinione non edificante come spunto per crescere e capire come e in cosa migliorarsi

Premia chi partecipa alla conversazione

Dare un riconoscimento a chi si distingue per un alto engagement nei confronti delle tue comunicazioni può essere un ottimo modo per aumentare il numero di chi interagisce. Ma qual è il premio da mettere in palio?

Dal classico sconto in negozio fino ad un viaggio o una cena non ci sono limiti, l’importante è offrire qualcosa di ambito, in modo da spronare gli utenti ad essere realmente più partecipativi.

Il marketing conversazionale è il nuovo trend nel settore degli affari; una tendenza che porta le aziende fashion retail come la tua a dover riconsiderare le strategie di vendita per essere più attente alle necessità del pubblico.

In questo modo, è possibile stabilire relazioni più solide con i potenziali clienti, aumentando il loro grado di fidelizzazione per garantirti vendite e guadagni continui.

Quindi, il nostro consiglio è di abbracciare al più presto questo nuovo modello di marketing e dare alla tua azienda una spinta significativa per raggiungere risultati straordinari.

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Giuseppe Celentano
Marketing Director di MagicStore

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