Armadio Verde nasce da una particolare esigenza posta dai fondatori Eleonora Dellera, David Erba e Carlo Moro: “Esiste un posto dove puoi portare i vestiti dei nostri bambini che non vanno più e scambiarli con altri?”. Non trovando nessuna risposta alla loro domanda, hanno quindi deciso di avviare questo progetto in totale autonomia.
Indice
Come funziona?
Armadio Verde viene pubblicato in rete nell’ottobre del 2011 e subito si differenzia dal classico e-commerce: la merce oltre ad esser venduta può anche essere scambiata, in particolare il sito è tutto incentrato su abbigliamento bambino usato di qualità che va dai 0 ai 10 anni.
Quindi tutti i regali ricevuti e i vestiti indossati (se poco o pochissimo è meglio), possono essere scambiati online all’interno della community; ma come scambiare vestiti su ArmadioVerde.it? Per fare ciò bastano 5 semplici passaggi:
- innanzitutto bisogna iscriversi al sito;
- successivamente si possono spedire (gratuitamente) i vestiti che i propri figli non utilizzano più;
- quindi si passa al controllo qualità attraverso un punteggio in stelline per il capo spedito;
- scegliere altri capi dallo store online;
- infine, pagare solo 5 euro per lo scambio (a prescindere da marca, taglia e categoria).
Se invece si desidera solo comprare, è possibile scegliere all’interno della collezione tra tanti capi di qualità.
Il controllo qualità: la caratteristica fondamentale di Armadio Verde
Il sito assicura che tutti i vestiti accettati abbiano alta qualità a prescindere dalla marca. Le stelline vengono assegnate come punteggio a capi che sono in ottime condizioni e “nuovi” in quanto sono: senza difetti (macchie, strappi e segni di usura), funzionanti (zip controllate e tutti i bottoni al loro posto), senza tempo (capi dei migliori brand sempre alla moda).
C’è da chiedersi: “E i vestiti non accettati dove vanno?”. Eleonora Dellera afferma: “Solo il 70% dei vestiti inviati vengono accettati e inseriti sul marketplace per essere scambiati”.
I vestiti che non superano il controllo qualità anche solo per piccoli difetti di produzione o leggera usura vengono devoluti in beneficenza. Infatti Armadio Verde sostiene AiBi, (Associazione Amici dei Bambini), un’organizzazione non governativa attiva in tutto il mondo nata per combattere l’abbandono minorile con l’adozione, l’affido ed il sostegno a distanza.
Obiettivi raggiunti e da raggiungere
Tra il 2013 e il 2014 sono stati scambiati oltre 25.000 capi grazie ad una community formata da circa 1.500 mamme swapper tra i 25 e i 45 anni e nel 2015 il numero dei capi scambiati ha raggiunto i 2.000 al mese.
L’azienda è stata capitalizzata dall’acceleratore di impresa iStarter e pubblicata sul Fotolibro ANSA 2014 nella sezione startup di successo e oggi il servizio è presente in tutta Europa in quanto, grazie all’accordo commerciale con UPS, è possibile ritirare e consegnare vestiti anche alle mamme italiane residenti all’estero.
Il 2016 si prospetta ricco di idee: si sta sviluppando infatti il progetto di internazionalizzazione per espandere il marketplace a tutte le mamme, in particolare a quelle tedesche e francesi.