Avere un POS in negozio per accettare i pagamenti con carta è diventato un obbligo di legge con la conversione del vecchio “Decreto Milleproroghe”.
Questo porta necessariamente i negozianti fashion retail come te a dover rivedere le politiche di gestione delle transazioni economiche, per adattarsi alla norma nel minor tempo possibile.
In che modo? Scopriamolo insieme in questo articolo.
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Indice
POS obbligatorio: da quando
La normativa POS che impone l’obbligo di possedere, all’interno della propria attività fisica, un dispositivo addetto all’accettazione dei pagamenti digitali è entrata in vigore il 1° luglio 2020.
È la stessa direttiva a spiegare quali sono gli strumenti oggetto di attenzione:
- carte di debito e carte rilasciate dagli istituti di credito, che consentono l’addebito di un acquisto;
- piattaforme (circuiti) che consentono di effettuare e ricevere pagamenti;
- terminali che consentono l’accettazione degli strumenti di pagamento con microchip o a banda magnetica.
Ma il POS obbligatorio per chi è?
La legge è valida per tutte le attività commerciali, al di là della loro grandezza o del loro fatturato.
Quindi, nessun esercente può rifiutare pagamenti effettuati attraverso carte di debito o di credito, qualunqua sia l’importo a lui destinato.
POS obbligatorio: i motivi della norma
Il POS obbligatorio è entrato in vigore principalmente per due motivi.
Il primo parte dal presupposto che, per il Governo, la tracciabilità del contante è un’operazione costosa, sia in termini di risorse che per la collettività; pertanto, incentiva l’evasione fiscale.
Al contrario, con i pagamenti digitali è possibile seguire e tenere conto di tutte le movimentazioni di denaro, allo scopo di abbassare il tasso di elusione.
Proprio per incentivare le persone a pagare tramite carta, il decreto ha introdotto il Bonus POS, valido per recuperare il 30% delle commissioni applicate da banche o da altri operatori finanziari sugli acquisti fatti.
Il secondo motivo è che, attraverso il POS obbligatorio, il Governo tenta di accorciare il digital divide dell’Italia rispetto agli altri Paesi dell’UE, contribuendo a diminuire anche i costi di gestione per gli esercenti, nonché i rischi di truffa.
POS obbligatorio: sanzioni
Il decreto n.124/2019, collegato alla Legge di Bilancio, ha stabilito una serie di sanzioni per i commercianti non dotati di POS.
Nello specifico, è prevista una doppia multa in caso di mancata accettazione del pagamento tramite carta o bancomat di qualsiasi importo: la prima di 30 €, la seconda pari al 4% del valore totale della transazione negata al cliente.
Tuttavia, con l’assorbimento dell’articolo nel “Decreto Milleproroghe”, la parte della norma relativa alle sanzioni non è ancora entrata in vigore.
Quindi, per il momento, i commercianti che ancora non si sono dotati di POS possono dormire sonni tranquilli.
POS obbligatorio: quali sono i vantaggi
Nonostante le sanzioni siano ancora inapplicabili e, di conseguenza, l’obbligo del POS sia soltanto teorico, è possibile sfruttare la norma per cominciare a digitalizzare la propria attività.
L’utilizzo del POS, infatti, aiuta la gestione dei pagamenti, facilita le transazioni con i potenziali clienti e ne migliora la sicurezza.
Quindi, ci si può adeguare alla norma senza patemi, facendo attenzione all’attività che si svolge e al tipo di servizio richiesto.
Oggi esistono svariati metodi e tecnologie di gestione dei pagamenti digitali, come, ad esempio, le soluzioni POS con il cellulare, che semplificano il lavoro, sono flessibili ed hanno costi molto accessibili.
In alternativa, è possibile rivolgersi ai vari istituti di credito per richiedere il servizio, visto che in molti, a fronte di un piccolo canone mensile, rilasciano il terminale POS in comodato d’uso oppure in affitto.
Le ultime novità del decreto PNRR 2: POS e fatturazione elettronica obbligatori per i professionisti
Ci saranno importanti novità a partite dal 30 giugno 2022, quando ci sarà l’obbligo di dotarsi del POS e di accettare pagamenti elettronici per tutti i professionisti, indipendentemente dal reddito e dal regime fiscale in cui operano. La misura è stata inserita nel decreto PNRR 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed è mirata principalmente a prevenire l’evasione fiscale e rendere tracciabili i pagamenti.
Chi non accetterà i pagamenti con carta sarà sanzionato con multe di 30 euro, aumentate del 4% del valore della transazione rifiutata.
Dal 1° luglio 2022 ci sarà un’altra importante novità: l’obbligo della fatturazione elettronica per tutti i professionisti che, nell’anno precedente, hanno conseguito ricavi o percepito guadagni superiori ai 25.000 euro.
Ci sarà comunque un periodo transitorio per consentire ai professionisti di mettersi in regola. Le persone soggette alla fatturazione obbligatoria, per il terzo trimestre del periodo di imposta 2022, non dovranno pagare alcuna sanzione se emettono l’e-fattura entro il mese successivo a quello dell’operazione effettuata.