Incrementare le vendite sul proprio sito è l’obiettivo di tutti i commercianti online. Avere prodotti di qualità e curare l’estetica del sito sono sicuramente fattori importanti da valutare, ma non sono gli unici.
Per avere un sito e-commerce di successo c’è bisogno di un grande lavoro “dietro le quinte”, per analizzare a fondo tutti gli aspetti legati alle strategie di mercato online.
In questo processo sono molto utili i KPI e-commerce (Key Performance Indicator). Sono indicatori chiave che ti forniscono informazioni sulle prestazioni del sito. Studiando e basandoti sugli indicatori, potrai apportare le giuste modifiche e migliorie per aumentare le vendite del tuo e-commerce.
Abbiamo già analizzato 4 esempi di KPI retail per i negozi di abbigliamento. In questo articolo ci concentrerem fondamentale su 5 KPI e-commerce, che adesso andremo ad analizzare.
Indice
Il tasso di conversione e-commerce
Il primo KPI da analizzare è il tasso di conversione. Con questo indicatore puoi innanzitutto visualizzare quante persone visitano la tua pagina in un determinato lasso di tempo. Se il tasso di conversione è basso, allora c’è qualche problema.
Se la procedura d’acquisto prevede l’apertura di 5 pagine, ed il KPI è uguale a 2 pagine visitate per sessione, allora il tasso di abbandono è molto alto e le visite non si convertono in vendite.
Analizzando tutti i vari passaggi, dovresti individuare il punto critico che provoca l’abbandono del sito da parte dei visitatori. Magari la procedura d’acquisto è troppo complessa o poco chiara.
Oppure i visitatori non sono realmente interessati a quei prodotti, e sono sbarcati sul sito per errore o perché sviati. L’importante non è tanto la quantità delle visite, quanto piuttosto la qualità. Sul tuo sito devono quindi approdare persone realmente interessate ai tuoi prodotti, e cioè potenziali clienti che cercano proprio i prodotti che vendi.
Tempo trascorso sul sito
Altro KPI e-commerce da tenere a mente è il tempo trascorso sul sito. Dopo aver stabilito il tempo minimo per completare un acquisto, confrontalo con il tempo effettivamente trascorso dagli utenti sul portale. Se il tempio medio è maggiore, hai fatto un buon lavoro.
Significa che i clienti esplorano il sito in lungo ed in largo perché realmente interessati. In tal caso è probabile che la visita si converta in acquisto. Se il tempo medio è minore, allora l’utente non è particolarmente attratto. Prova ad incuriosirlo con una grafica più accattivante nelle pagine iniziali, aggiungendo qualche “call to action” briosa e frizzante.
Tasso di restituzione
Il tasso di restituzione indica i prodotti restituiti dagli acquirenti, e che quindi sono stati rimborsati. Questo KPI e-commerce è fondamentale per individuare i difetti degli articoli, e per studiare le cause dell’insoddisfazione del cliente. Per ridurre al minimo il tasso di restituzione, è necessario adoperare alcune migliorie.
Le foto ad esempio sono importantissime, e devono essere quanto più reali e veritiere possibili. Il cliente deve quasi toccare con mano il prodotto. Diversi commercianti e-commerce hanno incrementato le loro vendite semplicemente postando delle foto di migliori qualità. Assicurati inoltre di scegliere un buon imballaggio, affinché gli articoli giungano sani e salvi a destinazione.
Fidelizzazione del cliente
Conquistare nuovi clienti è importante, ma non bisogna certo dimenticare quelli vecchi che devono essere fidelizzati. Bisogna quindi offrire un servizio efficace ed efficiente anche nelle vendite successive.
Può essere molto utile lanciare delle campagne di newsletter, in cui proporre sconti, promozioni, buoni ed omaggi ai vecchi clienti. In questo modo si sentono privilegiati, poiché possono conoscere in anteprima le novità e le promozioni esclusive. Per farli sentire importanti, è consigliabile anche condurre dei sondaggi sulla soddisfazione dei servizi per far sentire la loro voce.
Tasso di abbandono del carrello
Il tasso di abbandono del carrello è un KPI e-commerce collegabile al tasso di conversione. Molte persone arrivano fino allo step finale dell’acquisto, ma al momento “clou” se ne vanno.
Si calcola che il tasso medio di abbandono del carrello sia addirittura del 68%, una percentuale davvero molto elevata. Devi capire perché al momento dell’acquisto il potenziale cliente gira i tacchi e se ne va senza salutare.
A volte sono le eccessive spese di spedizione a far scappare il cliente. Si può proporre la spedizione gratuita al raggiungimento di una determinata cifra. In questo modo si potranno incrementare le vendite, ottenendo la piena soddisfazione del cliente.
Bisogna inoltre ampliare le modalità di pagamento, venendo incontro alle esigenze di tutti gli utenti. In prossimità dello step finale, cioè dell’acquisto, è utile indicare tutti i contatti della tua azienda. Il cliente si sentirà rassicurato, avendo la possibilità di contattarti in ogni momento in caso di bisogno.
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