Fare rebranding è un’operazione necessaria per essere sempre sulla cresta dell’onda e rinnovarsi continuamente per restare al passo coi tempi. Il restyling del logo è importante, ma è solo un esempio di rebranding di successo. Oltre all’aspetto figurativo bisogna valutare una serie di aspetti che riguardano una società o un’azienda a 360°.
Molto spesso infatti un marchio deve cambiare la sua filosofia, i suoi obiettivi, la sua produzione ed i suoi target a seconda delle tendenze e delle mode. Cambiare è un processo inevitabile e fisiologico senza però perdere di vista le proprie origini ed i valori che hanno contribuito al successo del marchio. Scopriamo alcune modalità per fare rebranding di successo.
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Fare rebranding partendo dalla propria storia
I giovani, i cosiddetti Millenial, difficilmente conoscono la storia di un brand nato 60-70 anni fa. Ripartire e raccontare la propria storia, inserendo aneddoti e curiosità, è sicuramente un modo interessante per fare rebranding. I “vecchi” clienti con quest’operazione nostalgia associano i momenti belli della gioventù o dell’infanzia ad un marchio, mentre i “giovani” clienti possono conoscere la passione, l’artigianalità e la tradizione che hanno contribuito a rendere grande quella specifica azienda.
I lavoratori al centro del progetto
Un lavoratore felice è un lavoratore produttivo, quindi rappresenta anche il testimonial perfetto per esportare al di fuori delle 4 mura dell’ufficio i valori e la qualità di un brand. Per questo motivo molte aziende perseguono le politiche dell’employer branding e dell’employee advocacy, che mettono al centro del progetto i dipendenti.
Essi stessi quindi diventano i primi “ambasciatori” della loro azienda, veicolando i valori del brand ed attirando i principali talenti sul mercato. Coinvolgere i dipendenti nelle aree decisionali tramite il “brainstorming” o realizzare uffici in zone verdi e vivibili sono ottimi sistemi per stimolarli e renderli proattivi.
L’importanza dei clienti
Esattamente come i dipendenti anche i clienti sono fondamentali per la crescita di un’azienda. Molte aziende decidono di “premiare” i clienti coinvolgendoli ad esempio nella scelta di un logo, del nome di una mascotte o nella produzione di prodotti e servizi. I clienti si sentono partecipi al cambiamento positivo di quel brand e rappresentano una fonte di ispirazione da non trascurare.
In questo ambito è molto interessante l’operazione di Airbnb, che ha coinvolto molti dei suoi clienti per girare video promozionali relativi a case ed appartamenti. Tutto ciò dà grande prestigio ed affidabilità al portale turistico poiché sono proprio i suoi clienti a recensire i servizi.
Design e restyling del logo
Giocare col design del brand ed effettuare di tanto in tanto un restyling del logo o dell’insegna del negozio è un modo per fare rebranding ad alto impatto visivo. Alcuni loghi ad esempio sono stati creati negli anni ’80 e ’90 e magari non sono attuali. Un bel restyling porta una ventata di aria fresca che tiene viva l’attenzione e la curiosità del pubblico. I nuovi colori possono anche indicare un cambiamento che la società intende comunicare ai suoi clienti in modo creativo ed accattivante.
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