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Come vendere all’estero online: consigli preziosi per il tuo business

Come vendere all'estero online: alcuni preziosi consigli per espandersi in altri mercati, rispettando sempre le normative vigenti.

Tempo di lettura: 3 minuti

Aprire il proprio commercio al mondo estero è una bella opportunità che, oggi, colgono sempre più imprenditori e distributori anche grazie all’utilizzo delle piattaforme e-commerce. In questo articolo ti spieghiamo come vendere all’estero online e ti diamo utili consigli e spunti su come avviare la tua attività all’estero.

Come vendere all’estero online: consigli preziosi

Vendere online all’estero è una buona possibilità per aumentare il proprio business, che sfruttano sempre più aziende. La crescente digitalizzazione e la voglia di superare le difficoltà legate alla pandemia hanno portato diversi imprenditori o aspiranti tali a voler internazionalizzare i loro business.

Molti hanno optato per l’e-commerce che consente abbastanza semplicemente di oltrepassare i confini e trovare clienti all’estero. Un’attività di questo tipo ha delle dinamiche completamente diverse da un negozio o un’azienda locale.

Innanzitutto ci sono precise normative da rispettare, come la nuova normativa europea sugli sconti online. Inoltre bisogna conoscere bene il mercato di destinazione e preparare un’offerta vincente, supportata da una buona strategia.

Insomma, il successo della vendita online all’estero dipende da tanti fattori. Come fare per non sbagliare? Segui i nostri consigli.

I primi step

Per vendere all’estero online con successo il primo passo è identificare i potenziali mercati di destinazione. Quindi, la domanda da porsi è: dove vendere all’estero?

Per trovare i mercati più adatti al tuo negozio valuta le dimensioni dei mercati dei vari paesi, la facilità di fare affari e il ritorno atteso sull’investimento, il cosiddetto ROI.
Nella fase di analisi non dimenticare di creare delle buyer personas internazionali per individuare i mercati più adatti al tuo prodotto. A differenza del mercato nazionale, in quello internazionale dovrai tenere conto di diversi aspetti tra cui cultura, lingua, usanze, abitudini e come restare conformi al fisco straniero.

Studia la normativa

Se vendi all’interno dell’Unione Europea bisogna tenere conto delle regole che riguardano gli scambi tra paesi membri. In particolare, bisogna tener conto degli obblighi riguardanti la privacy. Esistono una serie di obblighi legati ai contenuti da inserire nel sito web.

Chi vende online attraverso il proprio e-commerce deve, ad esempio, inserire i dati aziendali in Home Page, come la Partita IVA, la sede legale e i recapiti dell’azienda. Inoltre bisogna prevedere una pagina con i termini d’uso e le condizioni generali, come definire cosa stabilisce il contratto tra acquirente e venditore, come funziona il diritto di recesso, le modalità di pagamento e quelle legate al trasporto.

Inoltre bisogna anche indicare qual è il foro competente in caso di controversie. Infine non può mancare la pagina sulle Privacy Policies. In tal caso bisogna attenersi al GDPR, il regolamento europeo che regolamenta il trattamento dei dati personali.

Scegli la piattaforma più adatta alle tue esigenze

Quando decidi di vendere online all’estero bisogna capire se è più conveniente affidarsi all’e-commerce proprietario oppure se è meglio partire con un’affiliazione a un marketplace. Quest’ultima soluzione è indicata nel caso in cui vuoi iniziare con un investimento minore rispetto all’avvio di una piattaforma.

Inoltre consente di capire in modo graduale come gestire un’attività di vendita senza esporsi troppo col proprio sito, ma affidandosi a una piattaforma forte, come Amazon, per esempio. Bisogna però tener conto che all’interno di un marketplace non si può davvero lavorare sul branding dato che si è solo uno dei tanti venditori nel mucchio e se non si hanno prodotti particolari o prezzi concorrenziali si rischia di vendere davvero poco. Un e-commerce, invece, richiede sicuramente più impegno e risorse economiche, ma permette di avere un controllo totale sul progetto.

Studia bene il mercato di destinazione e fai attenzione alla lingua

Il terzo consiglio è legato alla conoscenza approfondita del mercato in cui si vuole andare a operare. Non bisogna limitarsi a regole e normative, infatti è molto importante conoscere anche la cultura e le abitudini dei consumatori che possono essere completamente diverse rispetto al paese in cui si vende abitualmente.

I consumatori che si avvicinano a un negozio online situato in un paese diverso dal proprio ricercano ancora più credibilità e affidabilità. Queste passano anche dal modo in cui è tradotta la piattaforma: occorre usare terminologia e grammatica in modo perfetto, impostando un linguaggio specifico e usando magari anche delle parole in slang in modo da avvicinare il pubblico e aumentare il livello di engagement. Ogni pagina deve essere tradotta, senza tralasciare immagini e banner.

Comunica prezzi e tempi di consegna

Un e-commerce che spedisce all’estero deve comunicare chiaramente il prezzo e i tempi di consegna. Una delle grandi paure dei consumatori che si approcciano ad un e-commerce straniero riguarda proprio eventuali ritardi nella consegna. Il primo passo è rassicurarlo, mostrando già nella scheda prodotto la prevista data di consegna.

Il secondo punto riguarda il prezzo, che deve essere indicato con il simbolo esatto. Naturalmente bisogna anche segnalare tasse e costi di spedizione, che cambiano in base al paese e alla città di destinazione. In alcuni casi bisogna anche considerare i dazi doganali. Quindi, in base alla nazione in cui si vuol inviare il prodotto, bisogna tenere conto dei costi aggiuntivi e informare l’utente.

Foto: Pixabay

Francesco Ferrara
Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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