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Comunicazione visiva: come migliorarla per vendere di più

La comunicazione visiva non è altro che la tecnica mediante la quale si trasmette un messaggio attraverso le immagini. Migliorando la comunicazione per immagini è possibile attirare più clienti e vendere di più.

Tempo di lettura: 3 minuti

Oggi, in un mercato sempre più globale e digitale, per i negozianti fashion retail è fondamentale trovare delle strategie di shopping experience che richiamino la clientela e abbiano il massimo potere evocativo.

In tal senso, in aiuto degli imprenditori, arriva la comunicazione visiva.

Si tratta della comunicazione per immagini, che ha un ampio potere di richiamo, è facile da memorizzare e può incrementare esponenzialmente gli affari se fatta nella giusta maniera.

Le attività del settore moda usano quotidianamente la comunicazione visiva, ad esempio, esponendo gli abiti in vetrina, con l’obiettivo di affermare la propria presenza e catturare l’attenzione del consumatore.

Ma, per migliorare la comunicazione visiva e vendere di più, bisogna tener presenti alcune regole di base.

Vediamo insieme quali sono in questo articolo.

LEGGI ANCHE: Come progettare una Shopping Experience nel tuo negozio

I 4 principi della comunicazione visiva

Esistono delle regole della comunicazione visiva? Certo!

Ecco una serie di parametri da rispettare quando definisci i punti decisivi del linguaggio visuale e il design della comunicazione attraverso immagini.

I colori

Uno dei principi della comunicazione visiva è che i colori hanno un potere psicologico decisivo. Infatti, si parla spesso di psicologia dei colori e si scelgono determinate combinazioni per influenzare le scelte del pubblico. Tutto questo è legato alle leggi percettive che permettono all’essere umano di assegnare un significato agli elementi che vedono e che incontrano nella realtà.

L’ordine e la gerarchia

Tutto ciò che ha una grandezza viene decodificato e gestito dallo sguardo attraverso una visione gerarchica. Ciò che è più grande ha anche un’importanza superiore. Questo può essere un modo per comunicare ordine all’interno di un sistema di segnali visivi. E viene utilizzato anche per migliorare il lavoro di organizzazione dei vari header in una immagine.

Le forme

Completezza, continuità di direzione, forme primarie. Tutto questo ci è stato insegnato dalla scuola della Gestalt, corrente di psicologia cognitiva tedesca che ci ricorda un punto fondamentale: il tutto è più della somma delle parti. La buona forma, infatti, è base della comunicazione visiva. L’essere umano tende a dare continuità a ciò che è incompleto in base ai principi di:

  • buona forma (la forma percepita dall’occhio è la più semplice);
  • prossimità (gli elementi si percepiscono in base alle distanze);
  • somiglianza (elementi simili si accomunano nella percezione);
  • continuità (linee e forme tendono a essere percepite continue);
  • figura-sfondo (un’immagine può essere anche sfondo).

L’individuo vede una linea dove non esiste pur di chiudere un cerchio, riconoscendo a questa forma, così come al quadrato e al triangolo, una primaria importanza.

Lo spazio bianco

Nella comunicazione visuale non si può ignorare il fatto che il vuoto non è assenza di segnale. Anzi, si sta dando un’indicazione chiara proprio non inserendo alcuna forma o simbolo. Infatti, uno degli assiomi della buona comunicazione è che “non si può non comunicare. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione”.

Comunicazione visiva in negozio: alcuni esempi pratici

Vetrina e insegna

La prima cosa importante per migliorare la comunicazione visiva è quella di avere una vetrina che attiri l’attenzione, bella, illuminata e con il giusto equilibrio tra oggetti e vuoti. Altro aspetto di rilievo è quello di avere un’insegna “che parla”, magari con un logo ben riconoscibile.

Luci e ordine interno

Può essere di grande aiuto, per la comunicazione visiva, creare all’interno del negozio un luogo che dia sensazioni positive al cliente: un posto ben illuminato, né troppo buio né troppo luminoso, scaffali ben organizzati, una disposizione che permette a colpo d’occhio di definire gli oggetti che sono in allestimento. Un luogo di questo tipo, all’interno del punto vendita, da un’immagine ordinata, chiara, crea una comunicazione visiva efficace e, di conseguenza, genera nel cliente sentimenti piacevoli, che lo faranno comprare o, comunque, ritornare.

Prezzi e promozioni

Un altro aspetto per migliorare la comunicazione visiva è quella di mostrare ai clienti i prezzi della merce e, in particolare, le promozioni di determinati prodotti, il tutto esposto su una cartellonistica adeguata, che salti subito all’occhio. Ad esempio, può essere rilevante esporre, nel primo stand, i prodotti in offerta e dopo quelli delle nuove collezioni.

Rinnovamento

Rinnovare la vetrina, così come l’arredamento, gli articoli esposti e le pubblicità, sono elementi importantissimi per il successo di un negozio fashion retail.  Anche solo alterare la disposizione dei prodotti vuol dire cambiare e, di conseguenza, migliorare la propria comunicazione per immagini.

Clientela

Infine, a seconda del target a cui ti rivolgi, è bene scegliere la comunicativa visiva giusta. Nel caso di una jeanseria, ad esempio, può essere utile usare un linguaggio visual più giovane, mentre nel caso di un negozio di abiti da sera tutto dovrà essere più classico.

Francesco Ferrara
Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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