In un contesto come quello della moda, sempre più dinamico e cangiante a seconda delle contingenze esterne, è opportuno farsi delle domande e una di questa è cosa sono i prezzi dinamici. Un esempio perfetto dei prezzi dinamici, una strategia conosciuta anche come dynamic pricing, è rappresentato dalle compagnie aeree. Qui i costi dei voli possono cambiare di giorno in giorno, ma in alcuni casi di ora in ora.
Da cosa dipende? Da diversi fattori come i prezzi e le offerte della concorrenza, l’analisi dei trend sui canali social o particolari contingenze socio-economiche. L’obiettivo finale di questa strategia è proporre un prezzo “personalizzato” secondo le esigenze del proprio target di pubblico così da ottimizzare le vendite. Tale tecnica può risultare molto utile per affrontare la tempesta dei saldi con prezzi che cambiano improvvisamente a seconda del contesto.
Indice
Cosa sono i prezzi dinamici e quali sono i fattori che li determinano?
I prezzi dinamici, che camminano di pari passo con il concetto di scalabilità, fondamentale per negozi ed ecommerce moderni, rappresentano una strategia di prezzo in cui il costo di un prodotto o servizio varia nel tempo in base a diversi fattori. Questi fattori possono includere:
- domanda e offerta: quando la domanda è alta e l’offerta è limitata, il prezzo può aumentare; viceversa, quando la domanda è bassa, il prezzo può diminuire;
- comportamento dei consumatori: il prezzo può cambiare in base ai dati sul comportamento di acquisto del consumatore, come la frequenza di acquisto, la cronologia delle ricerche, le preferenze ecc.;
- tempo: i prezzi possono variare in base all’orario del giorno, alla settimana o a particolari periodi dell’anno, come le festività o eventi speciali;
- concorrenza: se i concorrenti cambiano i loro prezzi, le aziende possono adattarsi per rimanere competitive;
- posizione geografica: in base alla localizzazione geografica del cliente, il prezzo potrebbe variare. Questo vale soprattutto per gli ecommerce, che potrebbero aumentare i prezzi di spedizione a seconda del luogo dove dovrà essere spedito il prodotto acquistato.
Dynamic pricing: opportunità o rischio?
L’uso dei prezzi dinamici nei negozi di abbigliamento può essere sia una rischio che un’opportunità, a seconda di come viene implementata e gestita la strategia. Concentriamoci quindi sui rischi e sulle opportunità per capire come padroneggiare al meglio questa strategia.
Opportunità
Il prezzo dinamico consente ai rivenditori di ottimizzare i margini di vendita. Nei picchi di domanda, come durante i saldi o il periodo natalizio, si potrebbero aumentare i prezzi, riducendoli invece nei periodi di bassa domanda per incentivare gli acquisti.
I negozi dovrebbero monitorare i comportamenti di acquisto dei clienti, adeguando i prezzi per ottimizzare le vendite. Potrebbero ridurre il prezzo per attirare clienti in una fase iniziale della stagione e poi aumentarlo per i prodotti che riscuotono particolare successo.
I prezzi dinamici sono ottimi alleati per gestire al meglio le scorte, aumentando i prezzi per gli articoli in scarse quantità o riducendolo per i prodotti in eccesso, evitando criticità come overstock e understock.
Infine tramite i prezzi dinamici i rivenditori possono offrire esperienze più personalizzate, ad esempio proponendo sconti mirati a clienti fedeli o basati sulla posizione geografica.
Rischi
Guardando l’altra faccia della medaglia, i consumatori possono percepire i prezzi dinamici come ingiusti o manipolatori, soprattutto se notano fluttuazioni di prezzo frequenti e senza un chiaro motivo. Una situazione del genere rischia di influire negativamente sulla fiducia nel marchio, generando così insoddisfazione nei consumatori.
Inoltre implementare una strategia di prezzi dinamici richiede sistemi sofisticati di monitoraggio e analisi dei dati in tempo reale. Senza una gestione attenta, può diventare complesso mantenere un equilibrio tra margini di profitto e soddisfazione del cliente.
Una strategia del genere implica che i rivenditori debbano necessariamente tenere d’occhio le strategie di pricing dei concorrenti. I negozi che mantengono prezzi fissi, rispetto a chi pratica prezzi dinamici, potrebbero essere percepiti come più trasparenti.
E ancora l’applicazione di una strategia basata sui prezzi dinamici prevede inevitabilmente un utilizzo massiccio della tecnologia, dagli algoritmi di prezzo fino all’Intelligenza Artificiale. Questo richiede un investimento importante, senza dimenticare che un malfunzionamento tecnologico o errori nell’analisi dei dati potrebbero portare a errori nei prezzi che rischiano di danneggiare sia l’immagine del brand che i ricavi.
Conclusioni
I prezzi dinamici sono dunque un’opzione praticabile? Sicuramente sì, a patto di sfruttare quest’opzione in modo intelligente e trasparente. È essenziale comunicare chiaramente le ragioni delle fluttuazioni dei prezzi e creare un equilibrio tra ottimizzazione dei profitti e rispetto per l’esperienza del cliente. In questo modo la comunicazione è trasparente e diretta e il cliente comprende perché un prezzo è sceso o è salito improvvisamente.
Al contrario, se mal gestiti i prezzi dinamici rappresentano un rischio, minando la fiducia dei consumatori e complicando la gestione interna. Pertanto, l’implementazione di questa strategia richiede una pianificazione attenta, analisi continue e un forte focus sul cliente.
Un ruolo importante lo giocano anche le strategie adottate che devono essere ben pianificate e tenere conto di numerosi aspetti come la domanda, le tendenze del mercato e il comportamento dei consumatori che rientrano nel proprio target di pubblico.
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